martedì 25 ottobre 2011

Eredità poligenica o multifattoriale.

Eredità poligenica o multifattoriale.
"Questo post è dedicato a tutti i miei alunni".
Molti caratteri umani, come il colore della pelle, degli occhi, dei capelli, l’altezza, il peso, la pressione arteriosa, la longevità, variano in una popolazione, senza presentare grandi differenze. Questi caratteri ereditari sono il risultato quantitativo di più geni; ogni singolo gene dà un piccolo contributo all’esibizione di quel carattere, e la somma dei contributi dei diversi geni coinvolti determina il valore reale visibile per quel carattere. Un semplice esempio è l'altezza in un campione di individui.
Qualche volta i caratteri vengono anche influenzati dall’ambiente; per ambiente s’intende l’alimentazione, l’attività fisica, lo stile di vita, la latitudine del luogo che possono influire sui caratteri genetici ereditati. L’interazione continua di questi geni con l’ambiente determina le caratteristiche fenotipiche durante la vita di un individuo. In alcuni casi, le modifiche ambientali possono variare il fenotipo o la fisiologia dell’organismo.
Anche un evento casuale può agire su questi caratteri, dallo sviluppo embrionale del cervello fino a dopo la nascita, per tutto il corso della vita, in ogni singolo individuo si possono sviluppare delle abilità particolari come quelle musicali o artistiche.
Quanto detto, in parte lo osservo ogni giorno entrando nelle mie classi e guardando i miei alunni. In loro vedo le variazioni continue dei diversi caratteri ereditari, come ad esempio l’altezza che è variabile nei coetanei in ogni classe.
La pelle molto chiara e delicata di Annalisa, Chiara, Giuseppe, Julia, Marnie e Sabrina si contrappone a quella più abbronzata e resistente di Giovanni, Francesco Paolo, Simona e Stefano. Anche i capelli biondissimi di Irene e Caterina si distinguono da quelli pressoché rossicci di Elena e Sergio (in questo caso valgono le leggi di Mendel) e castani di Erika, Olga, Salvatore e Dario mentre Angela, Bruna, Erika e Viviana hanno i capelli molto scuri.
Ognuno ha il colore dell’iride specifico influenzato oltre che dalla percentuale di melanina anche dalle condizioni climatiche perché gli occhi con pigmentazione giallo-verde-azzurra-grigia varia a seconda della giornata e dell’abbigliamento; queste caratteristiche si ritrovano in Alessia, Debora, Marco, Marica e Martina, mentre Giacoma ha un eterocromia completa poiché le due iridi hanno colori diversi.
Alcuni amano fare sport come Antonio, Erika, Marco, Michele, Natale, Federica, Noemi, Maria Teresa e Natalia, altri come Alessandra, Andrea, Claudia, Flavia, Giulia e Noemi preferiscono la danza e l’allenamento continuo agisce sull’aspetto fisico che risulta più atletico; taluni curano l’alimentazione e controllano le calorie assunte come Alfredo, Giovanna, Greta, Sonia, Monica e Valeria, mentre Francesco e Salvatore amano mangiare di tutto perchè di calorie ne bruciano tante.
Infine diversi sono gli alunni che manifestano una spiccata predisposizione per la musica come Benedetto, Daniela, Giulia, Ilaria, Martina che studiano e si impegnano al conservatorio, invece Agnese, Chiara, Fatima, Fulvio, Giada, Giorgio, Maria Chiara e Marta mostrano una grande inclinazione artistica, mentre Giulia e Marina amano esprimersi in versi.
In tutte le mie classi i caratteri poligenici riguardanti il fenotipo ci sono tutti e questo crea un ambiente ricco di grande variabilità e confronto.
Per concludere l'argomento diciamo che gli studi scientifici suddividono i caratteri multifattoriali in: fisici, psichici e patologici.
Quelli fisici corrispondono ai caratteri già descritti, quelli psichici riguardano l’intelligenza, il talento, l’orientamento sessuale, la schizofrenia, la violenza e lo sport estremo; i caratteri patologici riconosciuti sono il morbo di Alzheimer, il carcinoma mammario, le neoplasie maligne in genere, l’obesità, il diabete e l’aterosclerosi.

Accardi Elsa, docente di scienze nelle sez. "E" & "G".

1 commenti:

fedekiko13 ha detto...

Buongiorno, complimenti per questo blog, molto ben fatto. Didatticamente mi piacerebbe approfondire l’argomento dei caratteri ereditari “psichici”, sempre più controverso e che le neuroscienze stanno interpretando in tutt’altra forma.
Saluti.
Federico (Docente di Ecologia)

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